Il GIOCO D’AZZARDO: UN BUSINESS DA 6 MILIARDI DI EURO SOLO IN PIEMONTE

In Consiglio regionale, all’incontro con i rappresentanti dell’Associazione TAXI1729, alla presenza di molti consiglieri ed assessori regionali, per la presentazione della Campagna sul gioco d’azzardo consapevole per gli alunni delle scuole piemontesi. Sono impegnato in prima persona da tempo per il contrasto del gioco d’azzardo, una piaga sociale che sta gettando sul lastrico numerose famiglie. Le patologie legate al gioco d’azzardo provocano dipendenze del tutto simili all’abuso di alcolici o di sostanze stupefacenti ed ad essere a rischio sono soprattutto le fasce deboli, dai giovani ai senza un lavoro, ai cassaintegrati, alle famiglie con problemi di reddito, che nel gioco trovano forme di evasione effimera e pericolosa. Come consigliere regionale sono stato primo firmatario, insieme a moltissimi colleghi di Centrosinistra e Centrodestra e fatto approvare all’unanimità in Consiglio regionale una Legge Delega al Parlamento (competente in materia), per vietare l’installazione delle “Slot machine” nei locali pubblici. Analogamente ho presentato un’altra proposta di legge, sottoscritta dalla maggior parte dei consiglieri di entrambi gli schieramenti, che persegue una duplice finalità. Da un lato, il contrasto al diffondersi del vizio del gioco nei soggetti psicologicamente più vulnerabili, precludendo l’insediamento delle sale da gioco in prossimità dei luoghi dove tali soggetti trascorrono gran parte del loro tempo; dall’altro, il preservare all’interno delle città alcune aree sensibili dall’inquinamento acustico e dagli altri problemi urbanistici, che accompagnano l’apertura delle sale da gioco. E’ importante che si mantenga alta a tutti i livelli l’attenzione per la risoluzione di questo terribile problema. Mi auguro che il Consiglio e la Giunta regionali accolgano la sfida, per contrastare questa piaga sociale.