Chi Sono

Roberto Placido - Vice Presidente del Consiglio regionale del PiemonteSono nato a Rionero in Vulture, (PZ), il 5 novembre 1956.. Come tante famiglie meridionali, la mia si trasferisce al Nord Italia alla ricerca di una prospettiva migliore per sé e per i propri figli. Era l’anno 1967 e io avevo appena finito le scuole elementari.

Il primo quartiere di Torino conosciuto è quello di Barriera Milano, dove abbiamo abitato e dove ho frequentato le scuole medie. Sono il secondo di tre maschi, una disperazione per mia madre.
Alle superiori mi iscrivo all’Istituto Tecnico Avogadro, indirizzo costruzioni aeronautiche.

Il caso ha voluto che cambiando quartiere, Madonna di Campagna, anche la specializzazione in costruzioni aeronautiche cambiasse istituto: il VII ITIS ora Carlo Grassi, dove ho completato i miei studi.
Ho frequentato Economia e Commercio, ma il desiderio di indipendenza mi ha spinto fin da subito a intraprendere l’attività lavorativa: prima come agente di commercio, poi costituendo una mia società, fino ad arrivare alla fine degli anni ’80 alla fantastica esperienza come responsabile di Radio Flash, una delle prime radio indipendenti torinesi.

Contemporaneamente mi sono occupato dell’organizzazione di grandi eventi e concerti a Torino: Pink FloydMadonnaBruce Springsteen e numerosi artisti internazionali ed italiani.

L’ esperienza accumulata in quegli anni mi ha portato, nel 1990, in Mondadori Pubblicità e, alla fine degli anni ’90, ad occuparmi della pubblicità per il Gruppo Espresso – La Repubblica. E’ in questo periodo che si consolida la mia crescita professionale.

Ho iniziato l’attività politica, negli anni ’70, nel movimento studentesco. Ho ricoperto diversi incarichi di direzione nel PCI-PDS prima, nei DS poi (responsabile dell’Unione 5 di Torino e della Commissione Comunicazione della Federazione).

Nel 2000 vengo eletto per la prima volta in Consiglio Regionale con 3774 voti. Ho svolto nella VII legislatura l’incarico di Vicepresidente della Commissione Speciale XX Giochi Olimpici Invernali 2006 e Sport Invernali.; nel 2001 abbandono la carriera professionale di pubblicitario. Il resto è storia recente.

Nelle elezioni 2005 sono stato rieletto in Consiglio Regionale, nella circoscrizione di Torino, con 11.695 voti di preferenza.

Nella prima seduta dell’VIII legislatura, il 16 maggio 2005, sono stato eletto Vicepresidente del Consiglio Regionale.
Nel 2010 sono stato rieletto in Consiglio regionale con 11.007 voti di preferenza, circa 7400 nella città di Torino (ancora una volta il più votato, grande soddisfazione e responsabilità). Nella seduta d’insediamento, il 3 maggio, sono stato eletto vicepresidente dell’Assemblea legislativa e riconfermato come vicepresidente il 20 novembre 2012.

Nel 2010 sono stato uno dei fondatori del comitato referendario Sì Acqua Pubblica.

Sono presidente della Federazione dei Circoli e delle Associazioni Lucane in Piemonte.

Durante la IX legislatura sono stato primo firmatario e promotore di due importati leggi, approvate all’unanimità in consiglio Regionale, che riguardano internet e l’innovazione: quella sul wi-fi libero e gratuito e l’altra sugli Open Data(trasparenza informatica dei dati pubblici).

Il Piemonte, prima regione in Italia, si dotato di due leggi moderne ed all’avanguardia.

La mia convinzione è che la rete non costituisca solo uno strumento di comunicazione, ma anche una delle principali fonti di conoscenza. Pertanto una fruizione limitata comporta, nella collettività, una discriminazione sul piano sociale, culturale ed economico.

Mi sono fatto promotore della proposta di legge per il wi-fi gratuito e libero, perché sono fermamente convinto che sia necessario intervenire per rimuovere gli ostacoli che non permettono ai cittadini di utilizzare Internet con connessione gratuita.

La legge che prende il nome di Open Data e che consiste nel rendere i dati delle amministrazioni pubbliche accessibili a tutti sul web, in formato aperto, senza restrizioni di copyright, brevetti o altre forme di controllo che ne limitino l’utilizzo, l’integrazione e il riuso, seppur nel rispetto delle disposizioni previste dalla normativa vigente, rappresenta un nuovo passo avanti e nasce dall’esigenza di dare concreta attuazione al principio secondo cui i dati prodotti dalle Istituzioni pubbliche nell’espletamento delle loro funzioni appartengono alla collettività.

Sono stato primo firmatario e promotore anche della proposta di legge al Parlamento che intende vietare l’installazione delle “slot machines” nei locali pubblici (bar, circoli, tabaccherie..)

Ciò che per alcuni si limita ad essere un innocuo passatempo, ha purtroppo prodotto in molte persone forme di dipendenza patologiche del tutto simili all’abuso di alcolici o sostanze stupefacenti, con enormi conseguenze dal punto di vista sociale ed economico.

Un flagello che oggi colpisce migliaia di famiglie, soprattutto tra le fasce deboli e tra i più giovani.

Il Consiglio regionale, praticamente all’unanimità, ha votato questa proposta di legge e dimostrando grande sensibilità nel porre rimedio a questo grosso problema.