La ripresa

Da ieri sono rientrato a pieno regime a lavoro.
La pausa estiva è stata caratterizzata da un dibattito politico decisamente acceso sul futuro di Torino e della Regione, sul rapporto tra amministratori e forze politiche. Sarebbe troppo lungo elencare qui tutti gli articoli. Ve ne segnalo alcuni apparsi sull’Unità che possono aiutare a farsi almeno un’idea. Qui, qui e qui.
La festa provinciale del Pd che prenderà il vià giovedì 4 settembre sarà quindi il luogo e l’occasione per approfondire dei temi che è difficile affrontare a mezzo stampa. L’amico Stefano Esposito, in un suo intervento pubblicato sempre dall’Unità ha provato ad elencarne alcuni.

Indubbiamente andiamo incontro a un autunno difficile, il Partito Democratico dovrà cominciare ad occuparsi di problemi che toccano da vicino i cittadini e uscire da contrapposizioni e discussioni che guardano solo al nostro ombelico. Nella prossima primavera affronteremo importanti appuntamenti politici ed elettorali e dovremo lottare duramente per impedire di consegnare al centrodestra tutto il patrimonio costruito in questi anni.
Di certo battere questo centrodestra non sarà facile. Il Governo nazionale, checchè se ne dica, sta affrontando alcuni problemi che il centrosinistra non è stato in grado di risolvere: i rifiuti a Napoli, l’Alitalia, la sicurezza. Attenzione, personalmente penso che alcune delle soluzioni proposte siano demagogiche (militari nelle città) o non in grado di risolvere i problemi (Alitalia), però c’è da dare atto che il governo Berlusconi sta incidendo pesantemente nell’opinione pubblica. E il Pd, francamente, mi sembra un po’ frastornato, incapace di elaborare, o almeno di far passare nell’opinione pubblica, proposte efficaci. Mi sembrano condivisibili le parole di Anna Finocchiaro: “Il Paese vive una congiuntura economica e culturale difficile. Si sta mutando l’assetto costituzionale e istituzionale con un premierato di fatto senza controbilanciamento dagli altri poteri. Si aggirano gli ostacoli con leggi ad hoc o ad personam, si attacca l’informazione giornalista, il sindacato, le famiglie, ci si dimentica del Sud. Con il lodo Alfano non siamo tutti uguali davanti alla legge. Per questo, noi, il PD, avremmo bisogno di parlare con una voce più forte, unica e con direzione di marcia più chiara. Abbiamo bruciato le navi come gli achei fecero tornando da Troia. Così abbiamo fatto sciogliendo Margherita e DS per essere utili all’Italia. Ci siamo dati una missione nazionale ma non vorrei che avessimo perso il senso della responsabilità di questa missione. È tempo di accelerare. La mia critica è un richiamo alla responsabilità comune. Ben venga il pluralismo culturale e non la recinzione in correnti per armarsi verso la sfida finale”.

Io sarò quasi tutti i giorni alla festa del Pd che si svolgerà allo Sporting Dora in c.so Umbria 68 a Torino, chi avesse voglia anche solo di mangiare insieme qualche costina mi trova là. Per quanto riguarda i dibattiti, io sarò tra i relatori di “Costruire l’identità, costruire il futuro”, in programma domenica 14 settembre alle 18, con i deputati Giovanna Melandri, Mimmo Lucà e Marco Calgaro.