SEDE REGIONALE DI BRUXELLES: “UN USO IN DISPREZZO DELLE REGOLE ISTITUZIONALI, SOLO A FAVORE DELLA PROPRIA PARTE POLITICA”.

Oggi ho presentato un’interrogazione sulla sede che la Regione Piemonte ha a Bruxelles. Un uso chiaramente scorretto di una sede istituzionale – come se fosse uno spazio privato da affittare agli amici dello stesso colore politico – il senso di un profondo disprezzo delle regole, la disattenzione nei confronti dei cittadini e dei loro soldi.
La nostra sede di Bruxelles, acquistata dalla Regione nel 2006, è stata in parte affittata o ceduta ad altre Regioni limitrofe: le francesi Rhone Alpes e Provence-Alpes-Cote d’Azur, e la Val d’Aosta. Una trattativa era stata aperta anche con la Regione Liguria. Una scelta che faceva parte di un progetto politico, quello di mettere insieme Regioni che per situazione territoriale, culturale ed economica sono interessate a una azione comune in Europa. La novità ha un nome: Sme-Union; l’Unione dei piccoli e medi imprenditori, che dal primo gennaio scorso occupa due stanze all’interno della sede della Regione Piemonte, con la possibilità di utilizzare le parti comuni. Peccato che la Sme-Union non è una associazione di categoria qualsiasi, ma è del PPE, il partito popolare europeo. Non lo dico solo io, lo conferma anche il suo sito internet, dove si trovano i link ai partiti politici europei del centrodestra, con le foto dei candidati alle prossime elezioni. Ma a mettere nero su bianco è soprattutto la stessa determina della Regione con cui si dà in concessione l’utilizzo delle stanze a un costo annuo di 13863,10 euro (1115,27 al mese), comprese spese di riscaldamento, pulizie, pronto intervento e altro. Una cifra irrisoria per Bruxelles. La Regione Liguria offriva più del doppio, ma a un organo istituzionale a maggioranza di centrosinistra si è preferito un’associazione del centrodestra che paga meno della metà. Non si tratta di cifre enormi, ma significative del disprezzo per il denaro pubblico. Non a caso la determina, dello scorso settembre, fa partire l’affitto dal maggio precedente, mentre le stanze sono state occupate dal primo gennaio, 4 mesi prima. Come può la Regione Piemonte concedere alcuni dei propri uffici a una parte politica ben definita? E’ accettabile che si rifiuti un contratto migliore sul piano economico a un ente istituzionale come la Regione Liguria?. Tutto questo dà il segno del senso delle istituzioni del centrodestra: l’idea che, una volta vinte le elezioni, l’istituzione diventa uno strumento da utilizzare come si vuole, in disprezzo a ogni regola, solo per il proprio tornaconto politico. Cota conosce questa vicenda? Se la conosce, è una cosa gravissima. Ma è altrettanto grave se non la conosce, sarebbe un altro segno del profondo disinteresse del presidente per ciò che avviene nella sua amministrazione.