Mozione sicurezza edifici scolastici.Non si può giocare con la sicurezza nella scuola

NON SI PUO’ GIOCARE CON LA SICUREZZA DELLA SCUOLA.
E’ NECESSARIO CHE I FONDI STATALI VENGANO MANTENUTI E DATI ALLE SCUOLE SECONDO LE GRADUATORIE REALIZZATE DALLA REGIONE. POSITIVO IL VOTO UNANIME SULLA MOZIONE PRESENTATA CHE CENSURA IL COMPORTAMENTO DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI. UNA DICHIARAZIONE DI ROBERTO PLACIDO

Il voto unanime con cui il Consiglio regionale ha approvato la mozione di cui sono primo firmatario rafforza la nostra denuncia, avviata da una conferenza stampa insieme con l’on. Esposito, e il nostro impegno perché sulla questione della sicurezza delle scuole venga garantito il massimo equilibrio e la massima equità di trattamento.

Di fronte all’enorme mole di lavoro che Comuni, Province e Regione Piemonte hanno svolto, dopo la tragedia del liceo Darwin di Rivoli, per definire una mappa aggiornata della situazione delle scuole piemontesi sul piano della sicurezza, da Roma si gioca infatti col fuoco nel finanziare gli interventi necessari nella nostra Regione.

Prima una tranche di 30 milioni, invece che affidata alla Regione, viene gestita direttamente da Roma, con alcuni risultati strabilianti: le scuole interessate vengono ridotte da 90 a 83; 120 mila euro vengono dati a una scuola di Biella chiusa da tre anni. Due milioni al convitto Umberto I, non presente nell’elenco regionale, e altre situazioni simili che fanno dubitare della reale volontà del ministero di affidare le risorse là dove sono davvero necessarie. Per altro i ritardi con cui si sta muovendo Roma rischiano di far saltare l’intera tranche di 30 milioni, che deve essere spesa entro un termine massimo, pena la decadenza dei contributi.

Altri finanziamenti dovevano arrivare in Piemonte, 30 milioni, ma sono stati dirottati altrove. Infine nella nostra Regione sono stati destinati altri 11,5 milioni di euro, ma le Commissioni parlamentari congiunte V e VII hanno deciso di finanziare le scuole senza tenere in alcun conto la graduatoria definita dalla Regione con grande correttezza.
I dati parlano chiaro: delle prime dieci scuole in graduatoria nelle diverse province, solo una o due per provincia hanno avuto finanziamenti. Ad Alessandria la palma di prima con tre scuole su 10. Ultime, Biella e Torino; in quest’ultima provincia nessuna delle prime trenta scuole in graduatoria gode di contributi.

A Torino si è arrivati a finanziare i lavori in una scuola di Meana di Susa, con 5 punti, mentre nessuna risorsa va a chi ha 178 punti in graduatoria. 3 scuole sono finanziate a Varallo e Asti, 2 a Giaveno e Borgomanero. E‘ evidente che gli interessi di alcuni parlamentari sono stati premiati rispetto alle reali esigenze degli edifici scolastici piemontesi.

Ci auguriamo che ora la Regione faccia molto di più di quanto ha fatto finora, facendo valere i suoi diritti in sede di Conferenza Stato-Regioni, in modo da modificare le liste delle scuole che hanno diritto ai contributi secondo le reali esigenze espresse dalla graduatoria regionale.

Ci troviamo dall’opposizione a tutelare i diritti degli studenti piemontesi e a raccogliere su questo consensi al di là degli schieramenti. Lo faremo sempre, non si possono accettare giochi come questi su un tema come la sicurezza dei nostri giovani. La mozione censura il comportamento delle Commissioni parlamentari. Ora si volti pagina.

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