No Election day. La maggioranza di centro destra in Consiglio Regionale ed il governo pari sono.

Il Ministro Roberto Maroni dice no all’election day dichiarandosi favorevole a svolgere i referendum il 12 giugno non accorpandoli alle elezioni amministrative.

Martedì scorso la maggioranza in Consiglio regionale ha bocciato un ordine del giorno di cui sono primo firmatario, sui referendum della prossima primavera. La bocciatura, da parte del centrodestra, dei tre ordini del giorno sui quattro referendum su cui si andrà al voto lascia stupiti. I documenti chiedevano di premere sul Governo, perché i referendum vengano accorpati alle prossime elezioni amministrative. Una decisione che porterebbe a un risparmio di 300 milioni di euro a livello nazionale, oltre 20 milioni solo per la nostra regione. Mi aspettavo un sì scontato da parte della maggioranza, sempre attenta a condannare gli sprechi e a invocare, giustamente, la buona amministrazione e l’oculatezza della spesa. Invece si é scelto di bocciare una richiesta ragionevole e di buon senso che, al di là delle opinioni sui quesiti referendari, tutte legittime, prende atto della decisione della Corte Costituzionale di celebrare i referendum. Evidentemente per il centrodestra la lotta agli sprechi é solo occasione di demagogia e di propaganda.

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