Sorprende e imbarazza la visita dell’On. Scilipoti (IDV, eletto in Sicilia) al Museo Lombroso con una delegazione di 22 persone. Il Sud Italia ha problemi ben più gravi di cui occuparsi. Il Lombroso è patrimonio museale e universitario del Piemonte. Chi paga le spese per questa delegazione?

Apprendo con misto di stupore e preoccupazione dell’arrivo dell’Onorevole Domenico Scilipoti, eletto con l’Italia dei Valori in Sicilia, che in compagnia di fantomatici esponenti delle formazioni “Insorgenza civile” e “Partito del Sud” si recherà domani al Museo Lombroso per una visita istituzionale.

Le teorie lombrosiane sono state storicamente e scientificamente superate, ma questo tipo di iniziativa fa sorgere il dubbio che, in alcuni casi, ci fosse un fondo di verità.

Mi chiedo, da torinese originario del Sud, da 43 anni in Piemonte, con una responsabilità istituzionale, se le classi dirigenti meridionali – e in particolare l’On.Scilipoti – non abbiamo altri e più gravi problemi a cui pensare per il futuro della Sicilia e del Sud Italia. Sanità, infrastrutture, lavoro, difesa del territorio e della legalità, temi che forse stanno decisamente più a cuore ai cittadini

L’Italia dei Valori si pone il dubbio dell’opportunità di questa iniziativa? Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa l’On. Antonio Di Pietro.

Inoltre, chi paga le spese per una delegazione composta da 22 persone? Mi auguro che l’On.Scilipoti non metta tutto a carico del Parlamento della Repubblica e quindi dei cittadini. Chiedo pertanto una verifica da parte del Presidente della Camera On.Gianfranco Fini e, se necessario, un intervento nel merito.

Non è il Museo Lombroso ad offendere il Sud Italia. Sono iniziative come quella dell’On. Scilipoti che suscitano imbarazzo, rabbia e sconforto tra le centinaia di migliaia di cittadini di origine meridionale che da decenni contribuiscono allo sviluppo e alla vita sociale del Piemonte, attraverso il lavoro, l’impresa e grazie alle decine di associazioni e realtà culturali che si sono costituite.

Il Museo Lombroso fa a pieno titolo parte del patrimonio museale e universitario piemontese, un patrimonio di cultura e teorie scientifiche che, sebbene superate, vanno comunque salvaguardate e non accusate di un antimeridionalismo che trova giustificazione unicamente in queste balzane iniziative pensate da menti troppo fantasiose. Unica giustificazione: il caldo di questi giorni.