La Giunta Cota non sa da chi farsi rappresentare e inventa la figura dell’assessore-uditore

I lavori del Consiglio regionale sono condizionati dal comportamento del Vice Presidente Rosso che da due giorni lascia tutti nell’attesa di un suo arrivo da Roma per partecipare al dibattito sul bilancio regionale, provvedimento fondamentale per l’economia piemontese, per i cittadini e per le imprese.
Non pago, il novello Godot questa mattina ci fa sapere, attraverso le colonne dei giornali, di ricoprire una nuova figura istituzionale, quella dell’assessore-uditore. Ci chiediamo quindi, in quale passo dello Statuto della Regione sia previsto questo ruolo o se quanto dichiarato da Rosso sia l’ennesima fantasiosa invenzione di questa giunta che sta muovendo i suoi primi passi all’insegna dell’inconcludenza. L’assemblea legislativa piemontese meriterebbe maggior rispetto.

La giunta Cota, sì giovane ma evidentemente inesperta, non è stata neppure in grado di produrre un decreto di nomina, come previsto dallo Statuto all’art.50, per stabilire il rappresentante in aula in assenza del Presidente o del Vicepresidente, oggi ancora parlamentari e non dimissionari. La questione era stata formalmente sollevata nella riunione dei capigruppo svoltasi ieri sera, ma ancora una volta il Presidente Cota e i suoi assessori dimostrano di muoversi con insipienza di qualsiasi regola politica e istituzionale.