Bandiere rosse

Nei giorni scorsi c’è stata una lunga discussione sulle bandiere rosse del Pd.
Tali bandiere erano state pensate per le manifestazioni del 25 aprile e del Primo Maggio senza alcuna pretesa di ufficialità, anche se  nello Statuto recentemente approvato non c’è scritto alcunchè sula bandiera ufficiale del partito o, addirittura, sullo sfondo.
Un partito vive anche di simboli, ed è innegabile che tra questi vi sia il colore rosso.
Il rosso, per chi come me arriva da una tradizione di sinistra, è un richiamo a valori e ideali che affondano le radici nel XIX secolo, ad una trasformazione della società in direzione dell’uguaglianza di tutti i cittadini sul piano economico e sociale.
Per tutti coloro (me compreso) che hanno dato vita a “Sinistra Per”, area politico-culturale che maggiormente si è impegnata per la costruzione del Partito Democratico piemontese e nazionale, non c’è alcuna nostalgia dei partiti precedenti, tantomeno dei Democratici di Sinistra.
Penso che debba far riflettere, tuttavia, l’entusiasmo e l’attenzione che l’iniziativa delle bandiere rosse ha registrato non solo a Torino e in Piemonte, ma in molte parti d’Italia.
Forse, c’è ancora voglia di sinistra nel Paese.

Suggerisco la lettura dell’interessante lettera di Cossiga sul Riformista di oggi.