Alla ricerca dell’unità

Mi scuso per il tempo passato senza scrivere nulla, ma sono state settimane molto impegnative perchè in Consiglio regionale stiamo affrontando una difficilissima discussione sul Bilancio. Ci sono stati momenti di grande tensione, in cui l’opposizione ha fatto ostruzionismo durissimo bloccando di fatto i lavori.
Oggi sembra esserci uno spiraglio e la discussione procede spedita.

Nel frattempo nel Pd nazionale e piemontese si è aperta la riflessione post-voto. Il Pd ha perso, duramente. Io lo dicevo da tempo, tanto che la sera dello spoglio, in Prefettura, due politici esperti come Ghigo e Crosetto hanno ammesso che ero uno dei pochi che aveva previsto questa debacle.

Poi c’è stata la durissima sconfitta romana. Deve far molto pensare il fatto che circa 70.000 persone abbiano deciso di votare Zingaretti per la provincia e Alemanno per il Comune, dando un fortissimo messaggio negativo alla candidatura Rutelli.
Credo, come hanno detto anche autorevolissimi giornalisti, che sia ora di smettere – soprattutto a sinistra – di considerare la politica come sliding doors: chi oggi fa il sindaco domani fa il candidato premier, chi ieri faceva il vicepremier oggi fa il candidato sindaco e così via.
Un altro esempio: Anna Finocchiaro, reduce da una pesantissima sconfitta alle regionali siciliane, la sera dello spoglio era a Roma e dopo pochi giorni è stata nominata capogruppo in Senato. Tutto questo non è più sostenibile.

Domani c’è un’importante riunione dell’assemblea regionale del Pd. Come hanno scritto i giornali c’è la voglia di guardare oltre le divisioni delle primarie del 14 ottobre.  Sinistra Per presenterà un proprio contributo alla discussione che – spero – potrà essere fruttuosa perchè è chiaro che se non si cambia linea, soprattutto in Regione, il Pd affronterà con grande difficoltà i prossimi appuntamenti.