Discussioni estive

In questi giorni i quotidiani locali si sono occupati di alcuni temi “estivi” che hanno visto gli interventi miei e di altri amici e compagni.

Prosegue la discussione sulle città metropolitane. Anche la presidente Bresso ha espresso alcune critiche sul progetto portato avanti dal sindaco Chiamparino. E’ evidente che la provincia di Torino presenta delle caratteristiche che giustificano una riflessione ulteriore. Personalmente, poi, non mi convince l’idea di un ente di secondo livello, il cui consiglio dovrebbe essere composto da “delegati” degli altri comuni che aderiscono all’area metropolitana. Rimango sempre e comunque convinto della bontà delle elezioni dirette. A quanto pare il sindaco non ha preso bene le critiche sulla sua proposta e ha deciso di disertare la festa provinciale del Pd.

Nei giorni scorsi Michele Vietti, capogruppo Udc alla Camera dei Deputati, ha lanciato la proposta di un’alleanza con il Pd. Personalmente non ho nulla in contrario ma, come ho dichiarato su La Repubblica, le condizioni che pone Vietti fanno parte di un modo vecchio di fare politica. Sono d’accordo a discutere di un’allenza in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, ma non è pensabile che tutto venga deciso in stanze chiuse, da poche persone. I candidati si scelgono con le primarie. L’alleanza che finora ha governato a tutti i livelli a Torino e in Regione ha dimostrato di saper fare bene. Il congresso di Rifondazione Comunista richiama a una forte riflessione sul rapporto tra Pd e la sinistra radicale (vorrei smettere di usare questa espressione). Sono per tenere una “porta aperta” a sinistra, non è pensabile disperdere o rendere marginale un patrimonio di valori e di idee politiche in cui si riconoscono milioni di cittadini. Su questo ha detto molto bene anche l’amico Stefano Esposito.

Infine un tema nazionale. Il Partito Democratico non ha preso parte al voto in aula sul caso Eluana Englaro, la ragazza in stato vegetativo da più di 16 anni a cui il padre ha chiesto che venga sospesa l’alimentazione artificiale. Affido il mio pensiero a Miriam Mafai: “il Partito Democratico ha preferito non prendere parte alla votazione. Non mi convince la spiegazione che ne è stata fornita in aula. Sappiamo tutti che convivono nel Pd sentimenti e parlamentari laici e cattolici. Sappiamo tutti che una mediazione tra queste diverse culture richiede attenzione, intelligenza e prudenza. Ma ci sono casi e momenti in cui la prudenza rischia di apparire indifferenza o pavidità. Attorno al caso di Eluana Englaro, alla sua tragedia e a quella del padre, attorno a un caso drammatico che investe la coscienza di tutti noi, era lecito attendersi una posizione limpida ed equilibrata dei deputati del Partito Democratico. Non c’è stata. È una brutta giornata, questa, per chi crede nel Partito Democratico e nella laicità del nostro Stato”.